USA: etichettatura errata per più di un quarto dei prodotti ittici. L’identificazione di specie è garantita solo dal DNA.
Le preferenze dei consumatori riguardo determinate specie ittiche sono influenzate da diversi fattori. Il valore percepito, le proprietà nutritive e la sostenibilità di alcune specie rispetto ad altre sono aspetti che guidano le scelte dei consumatori finali (e non solo) e influiscono sul prezzo che questi sono disposti a pagare.
In un momento storico in cui il consumatore è sempre più attento a ciò che acquisita e consuma diventa indispensabile guadagnarne e mantenerne la fiducia attraverso la fornitura di prodotti controllati ed etichettati correttamente.
Un’indagine condotta da New York State Office of the Attorney General (OAG) ha messo in luce, ancora una volta, l’utilità delle analisi genetiche come garanzia di una corretta etichettatura dei prodotti del settore ittico.
I risultati, pubblicati alla fine del 2018, mostrano che in più di un quarto dei prodotti analizzati non c’è corrispondenza tra la specie dichiarata in etichetta e quella effettivamente venduta.
Il pesce, proveniente da diverse catene di supermercati statunitensi, è stato analizzato utilizzando la metodologia del DNA barcoding. Questa tecnica permette di identificare con precisione e in poco tempo una determinata specie attraverso l’analisi di uno specifico segmento di DNA fortemente caratterizzante.
Solo attraverso l’analisi genetica è infatti possibile verificare con certezza la specie di appartenenza di un pesce, anche dopo un’eventuale lavorazione.
Gli errori di etichettatura possono essere ricondotti a diverse cause. In certi casi può trattarsi di tentativi di frode, come la sostituzione per specie poco pregiate con l’etichetta di altre di maggior valore. In altri casi invece può trattarsi di errori o negligenze che possono intercorrere in tutte le fasi del processo produttivo, soprattutto nel caso di filiere complesse e che trattano specie morfologicamente simili. Ad oggi le analisi genetiche non sono in grado di determinare il motivo dell’errore ma sono un valido aiuto per correre ai ripari ed evitare ingenti danni, tutelando sì il consumatore finale ma anche la produzione stessa, in termini economici e di qualità e immagine.