Dalla Nanjing Tech University un nuovo sistema di identificazione rapido del salmone dell’Atlantico.
Ad oggi le analisi genetiche sono lo strumento più idoneo e maggiormente diffuso per contrastare le frodi per sostituzione di specie nel settore ittico e verificare la qualità dei prodotti immessi sul mercato.
Queste tecniche risultano molto efficaci in quanto sono in grado di identificare con certezza una determinata specie ittica, anche a seguito della lavorazione, o di distinguerla da altre morfologicamente simili. Tuttavia questa tipologia di analisi deve essere effettuata necessariamente presso un laboratorio dotato di macchinari idonei e di personale specializzato in grado di valutare, comprendere e interpretare i dati ottenuti.
Da qui nasce l’esigenza di studiare e testare delle nuove metodologie capaci di ridurre la complessità, i costi e le tempistiche dell’analisi e poter così rispondere in modo sempre più efficiente alla richieste del mercato.
Proprio con questo scopo nasce lo studio condotto dai ricercatori dell’ College of Food Science and Light Industry del Nanjing Tech University.
IL CASO DEL SALMONE DELL’ATLANTICO
La legislazione cinese consente la vendita di diverse specie di salmonidi sotto il nome di San Wen Yu. Tra queste specie rientra anche il salmone dell’Atlantico (Salmo salar) che tuttavia si differenzia dalle altre per il suo prezzo elevato e le sue caratteristiche nutrizionali. Questi aspetti, in aggiunta alla crescente richiesta di mercato, rendono questa specie particolarmente soggetta ad adulterazioni.
Con l’obiettivo di prevenire in modo sempre più efficace questi episodi, i ricercatori hanno testato un nuovo sistema di amplificazione rapido del DNA che consente l’identificazione del salmone dell’Atlantico nei prodotti ittici lavorati. Questo metodo si basa sulla tecnologia LAMP (Loop-mediated isothermal amplification) che consente l’amplificazione del DNA in poche ore e senza la necessità di strumentazioni sofisticate
Durante lo studio sono stati creati e testati dei primer specifici per l’analisi del Salmo salar tramite LAMP e, successivamente, è stato ideato un sistema di visualizzazione colorimetrica del risultato, rendendolo comprensibile anche a chi non è in possesso di particolari competenze scientifiche.
Una volta messo a punto l’intero sistema sono stati analizzati 29 prodotti commerciali che dichiaravano di contenere salmone dell’Atlantico, specie rilevata in solo 6 prodotti.
Studi come questo possono essere utilizzati per sviluppare sistemi adattabili, rapidi e semplificati per garantire e verificare la qualità e la sicurezza dei prodotti, rispettando le tempistiche e le esigenze delle diverse filiere produttive.