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Etichettatura errata del salmone: distinguere specie allevate e selvatiche grazie al DNA

L’etichettatura errata nel settore ittico è un problema noto e di crescente preoccupazione. L’aumento della domanda, la complessa filiera di produzione e la limita regolamentazione contribuiscono a creare un terreno fertile per queste pratiche scorrette.

L’analisi genetica, come il DNA barcoding, è oramai affermata come strumento efficace per identificare le specie ittiche, anche dopo la lavorazione e lungo tutta la filiera di produzione. Questo strumento è particolarmente utile per smascherare errori di etichettatura, come la sostituzione di specie, la presenza di specie protette e la mancanza di informazioni dettagliate sulle etichette.

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Una metodologia rapida e versatile basata sul DNA per l’identificazione dei parassiti del pomodoro.

In un recente articolo di approfondimento pubblicato nei mesi scorsi, abbiamo discusso di come il DNA barcoding possa rappresentare una risorsa preziosa anche nel settore agricolo, in particolare per quanto riguarda la tutela delle coltivazioni attraverso il riconoscimento dei parassiti che le minacciano.

Una corretta identificazione dei parassiti consente, infatti, di attuare interventi mirati, riducendo l’uso di pesticidi chimici e preservando così l’ambiente e la sostenibilità delle coltivazioni.

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Etichettatura errata dei prodotti ittici: il caso dei cefalopodi

Nonostante l’esistenza di normative sia a livello locale che europeo, l’etichettatura errata dei prodotti ittici continua a costituire un problema globale persistente. In questo nuovo articolo, ci concentreremo su un caso specifico, mai trattato in precedenza: l’identificazione genetica dei cefalopodi. Analizzeremo uno studio condotto dai ricercatori greci, focalizzato proprio sull’identificazione di questi particolari prodotti attraverso il DNA barcoding.

A livello globale, i cefalopodi sono generalmente classificati e commercializzati in tre principali macrocategorie: polpi, calamari e seppie. Per gli esemplari interi freschi, l’identificazione può avvenire attraverso un’ispezione visiva e l’analisi di tratti morfologici. Tuttavia, questa metodologia richiede un elevato livello di competenza e risulta inefficace quando il prodotto è già stato lavorato, come frequentemente accade. Infatti, i cefalopodi vengono spesso venduti in diverse forme: a pezzi, ad anelli, a tentacoli, freschi, congelati e, in alcuni casi, in scatola. In queste circostanze, l’identificazione genetica tramite DNA barcoding si dimostra essere il miglior strumento per riconoscere le varie specie.

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Progetti mirati contro l’etichettatura errata: il caso studio dei ristoranti di sushi a Los Angeles.

L’implementazione di strategie e iniziative mirate può giocare un ruolo cruciale nel contrastare gli errori di etichettatura dei prodotti ittici?

Questa è la domanda a cui vuole rispondere lo studio condotto dai ricercatori della Loyola Marymount University di Los Angeles che si propone di monitorare, nel lungo periodo, gli effetti derivanti dalla partecipazione al progetto di sensibilizzazione Los Angeles Seafood Monitoring Project volto a risolvere le problematiche associate all’etichettatura errata nei ristoranti di sushi di Los Angeles.

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L’utilizzo del DNA barcoding per il riconoscimento degli insetti nocivi per le coltivazioni

Il riconoscimento degli insetti parassiti in agricoltura è una questione cruciale che influisce direttamente sulla produttività e sulla sostenibilità delle coltivazioni. La difficoltà nell’identificare tempestivamente questi insetti può portare a una gestione lenta o errata degli interventi, con conseguenze negative per la salute delle piante e dei raccolti.

Inoltre, l’uso indiscriminato di pesticidi chimici rappresenta un’altra sfida significativa. Molti agricoltori, nella loro lotta contro i parassiti, devono affidarsi a questi prodotti che possono avere diversi effetti collaterali. L’uso eccessivo di pesticidi non solo può portare a resistenza da parte degli insetti, rendendo i trattamenti futuri meno efficaci, ma ha anche conseguenze importanti per l’ambiente. I pesticidi possono contaminare il suolo e le sorgenti d’acqua, compromettendo la biodiversità e la salute degli ecosistemi.

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L’importanza delle banche dati per il DNA barcoding.

Le analisi condotte utilizzando la metodologia del DNA barcoding rappresentano uno dei servizi di punta offerti da FEM2-Ambiente. Ogni giorno collaboriamo con aziende operanti nei settori agroalimentare, erboristico e fitofarmaceutico supportandole nella verifica della qualità dei loro prodotti mediante l’analisi del DNA. Questo processo consente, ad esempio, di confermare l’identità delle specie impiegate nelle produzioni o di individuare eventuali contaminazioni.

La nostra attività tuttavia non sarebbe possibile senza l’esistenza di banche dati pubbliche che raccolgono un vasto repertorio di sequenze genetiche di numerose specie. Queste risorse fondamentali consentono di effettuare analisi più efficienti e tempestive, evitando prolungate tempistiche di ricerca.

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Confronto tra metodologie di identificazione genetica: Il caso del surimi.

Il surimi è una preparazione costituita da una miscela di diverse specie di pesce al quale spesso vengono aggiunti altri ingredienti come molluschi, cefalopodi, glutammato, uova o carne di maiale. I prodotti derivati dal surimi sono commercializzati in varie forme, tra questi troviamo polpette, bastoncini, code di gambero e altro.

Il complesso processo di trasformazione del surimi e dei suoi derivati rende problematico il riconoscimento degli ingredienti contenuti, incrementando così il rischio di frodi o errori con conseguenti ripercussioni economiche o sulla salute dei consumatori. Questa situazione impedisce inoltre una gestione sostenibile delle risorse marine, facilitando il commercio di specie minacciate provenienti da attività di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.

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Giornata della biodiversità 2024: “Essere parte del Piano”

Mercoledì 22 maggio 2024 si celebra il Biodiversity Day. Questa giornata è stata istituita dalle Nazioni Unite per celebrare la biodiversità, ovvero la ricchezza della vita presente sul nostro pianeta. La biodiversità comprende non solo la varietà di specie animali e vegetali, ma anche gli ecosistemi in cui vivono. Questa ci consente di avere gli elementi essenziali per la nostra vita, come la produzione e la varietà di cibo, la purificazione dell’aria e dell’acqua, la regolazione del clima e la prevenzione delle catastrofi naturali.

Ogni anno, la Giornata Mondiale della Biodiversità ha un tema specifico scelto per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere azioni concrete per la conservazione della biodiversità.

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Giornata Mondiale del DNA: celebriamo una scoperta rivoluzionaria

Ogni anno, il 25 aprile si celebra la Giornata Mondiale del DNA, un’occasione per riflettere sull’importanza della scoperta della struttura del DNA e sull’impatto che ha avuto sull’umanità

La scoperta della struttura del DNA è stata una delle più grandi conquiste scientifiche del XX secolo. Watson e Crick, grazie alla famosa Fotografia 51 ottenuta da Rosalind Franklin,

hanno dimostrato la struttura a doppia elica del DNA. Questa scoperta ha gettato le basi per la comprensione della genetica e ha aperto la strada a numerosi sviluppi scientifici e tecnologici.

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Il DNA barcoding per il controllo di integratori per il trattamento dei disturbi respiratori.

A seguito della pandemia da SARS-CoV-2 è stato osservato un significativo aumento a livello globale nell’uso di integratori alimentari e allo stesso tempo è stato riscontrato un crescente interesse per le medicine alternative, tra cui l’approccio Ayurvedico.

Per quanto riguarda quest’ultimo, tra le piante indicate come utili ad agevolare il trattamento di malattie respiratorie come il COVID-19, troviamo: l’ashwagandha (​​Withania somnifera), l’amla (Phyllanthus emblica L.), la cannella (Cinnamomum verum), lo zenzero (Zingiber officinale), il guduchi (Tinospora cordifolia), il tulsi (Ocimum tenuiflorum L.), la curcuma (Curcuma longa L.), il tribulus (Tribulus terrestris L.), e la vacha (Acorus calamus L.).

L’aumento dei consumi tuttavia ha suscitato crescenti preoccupazioni riguardo a possibili alterazioni, sia intenzionali che accidentali, legate al complesso mercato delle erbe. 

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