Integratori alimentari: verso una regolamentazione europea condivisa.
L’utilizzo di integratori alimentari allo scopo di migliorare e mantenere il proprio stato di salute e benessere è una pratica sempre più comune tanto che, negli ultimi anni, si è registrato un forte aumento delle vendite in tutti i Paesi europei.
In Europa gli integratori alimentari sono soggetti al Regolamento Generale sulla Legislazione Alimentare (General Food Regulation, regolamento CE n. 178/2002). Fatta eccezione per le vitamine e i sali minerali, ad oggi non sono previsti standard condivisi riguardo alla composizione degli integratori alimentari. Alcuni Paesi europei hanno adottato un elenco di ingredienti consentiti o vietati ma per effetto della libera circolazione e delle vendite online tutti gli integratori in commercio in Europa possono essere acquistati e utilizzati in tutti i Paesi UE.
Si fa quindi sempre più rilevante la necessità di implementare sistemi di vigilanza dedicati agli integratori alimentari, centralizzati e coordinati in tutta l’Unione europea (UE), capaci di garantire la sicurezza dei cittadini a fronte di un mercato in continua espansione.
Questo è uno degli obiettivi del “Manifesto di Erice 2022” pubblicato a maggio 2023, sulla rivista Drug Safety dagli esperti che hanno partecipato al workshop internazionale “Food supplements vigilance systems in a public health perspective: the European context” tenutosi nell’ottobre 2022.
Oltre alla creazione di un sistema di monitoraggio condiviso e centralizzato il manifesto spinge alla realizzazione di sistemi capaci di informare i cittadini e gli operatori sanitari sui rischi potenziali associati al consumo di integratori alimentari, stimolare la segnalazione degli eventi avversi e migliorare l’uso di questi prodotti.
Negli anni sono state infatti segnalate alcune problematiche emerse dopo l’assunzione di integratori alimentari. Questi contengono numerosi ingredienti e in alcuni casi anche sostanze con una potenziale attività farmacologica, come erbe o piante, che possono causare effetti imprevedibili e indesiderati.
Altre problematiche possono essere collegate a una contaminazione, alterazione o allo scambio tra piante o a una interazione con farmaci o altri integratori alimentari.
Oggi esistono diversi test di laboratorio che consentono alle aziende produttrici di garantire la qualità e la sicurezza dei propri prodotti e tutelare al meglio i propri consumatori anche se ancora in mancanza di una regolamentazione condivisa.
Tra queste troviamo le analisi genetiche che possono essere utilizzate come supporto nella selezione delle materie prime utilizzate nelle produzioni di integratori e per rilevare eventuali adulterazioni, contaminazioni ed errori lungo tutta la filiera, al fine di garantire prodotti sicuri e dagli effetti benefici attesi.
Poter verificare con certezza la specie di una materia prima, anche lavorata, consente di valutare le giuste proprietà nutritive e gli effetti desiderati dall’utilizzo dell’integratore, offrendo ai propri acquirenti prodotti di alta qualità.
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