La ricerca scientifica e la sua applicazione nel quotidiano. Intervista ad Alice Rossi, analista di laboratorio di FEM2-Ambiente
L’intervista di questo mese vede protagonista Alice Rossi, che ormai da qualche anno si occupa di gestire le attività in laboratorio relative ad alcuni dei servizi più consolidati di FEM2-Ambiente. Servizi nati dalla ricerca e che oggi riescono a rispondere in modo rapido e puntuale alle richieste e ai bisogni di diverse tipologie di clienti.
Di cosa ti occupi in FEM2-Ambiente?
Sono un’analista di laboratorio, nello specifico mi occupo dell’organizzazione e della gestione di due servizi, uno in ambito ambientale riguardante l’analisi chimico-fisica e microbiologica delle acque destinate al consumo umano, l’altro in ambito veterinario incentrato sulla diagnostica molecolare nel settore ornitologico. Essere analista di laboratorio significa seguire in prima linea l’intero iter di processamento di un campione, a partire dalla fase di accettazione fino all’invio dei risultati, essere in grado di utilizzare strumentazione e protocolli specifici a seconda del campione in esame, spesso sottostando a disposizioni previste dalla Legge. Lavoro principalmente al bancone, con camice bianco e guanti, ma a fine giornata mi siedo alla scrivania per elaborare i dati ottenuti. Sono affiancata da diversi stagisti, della cui formazione mi occupo personalmente, e collaboro sia con il reparto di comunicazione, per soddisfare eventuali richieste da parte dei clienti, che con la direzione scientifica, per stare al passo con le innovazioni in campo tecnologico.
Cosa ti piace del tuo lavoro?
L’aspetto che mi piace di più del mio lavoro è sicuramente la possibilità di poter svolgere le varie attività in completa autonomia, in modo da poter gestire il tempo e prendere decisioni meditate per la risoluzione dei problemi. Amo avere sempre tutto sotto controllo e massimizzare i livelli di precisione e di attenzione, punti cruciali per il raggiungimento di un buon risultato e per il conseguimento della gratificazione da parte dei clienti.
Quali sono le difficoltà che incontri più spesso nelle tue attività?
I campioni che riceviamo non sempre rispettano gli standard ottimali, talvolta a causa di campionamento erroneo, conservazione inadeguata o problemi intercorsi durante il trasporto. In queste situazioni ci si ritrova costretti a seguire dei protocolli ad hoc, che procedono parallelamente al percorso di analisi abituale. Il fallimento, seppur raro, comporta la richiesta al cliente dell’invio di una nuova campionatura.
Può anche capitare di dover far fronte a inconvenienti tecnici: purtroppo il lavoro di laboratorio ci rende in un certo senso schiavi delle macchine, che hanno bisogno di controlli di manutenzione, in alcuni casi da parte di tecnici esterni, per poter funzionare al meglio. Potrebbero, dunque, verificarsi dei piccoli rallentamenti delle analisi, dovuti anche all’utilizzo di metodologie alternative che richiedono tempi di effettuazione più ampi.
Quanto conta l’esperienza maturata negli anni nella gestione del tuo lavoro?
Dopo essermi laureata in Biotecnologie Veterinarie, ho svolto dei periodi di tirocinio in diversi laboratori, tra cui la sede di Lodi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e la sede di Salamanca del Consejo Superior de Investigaciones Científicas, dove ho potuto sviluppare delle solide basi in campo tecnico-scientifico e nell’ambito della sicurezza, aspetto molto importante quando si è costantemente a contatto con matrici organiche, microrganismi e reagenti potenzialmente pericolosi. Successivamente, col mio approdo in FEM2 – Ambiente, ho avuto modo di dedicarmi interamente al rafforzamento dei due servizi a me affidati: la casistica di situazioni che ho dovuto affrontare in questi anni mi ha permesso di creare uno storico tale da permettermi di trovare una soluzione in tempi sempre più brevi, con conseguente miglioramento dell’organizzazione e aumento della produttività.
I servizi di cui ti occupi sono ormai ben avviati, ma hai ancora modo di confrontarti con nuove sfide e spunti di crescita?
Nonostante possa essere considerato sotto certi aspetti un lavoro routinario, in realtà le possibilità di innovazione sono all’ordine del giorno. Per esempio, nel caso del servizio di diagnostica molecolare per l’avifauna, ricevo richieste di analisi per soggetti di specie che non rientrano nei nostri database, per le quali è necessario effettuare sia una ricerca bibliografica inerente lo stato dell’arte delle scoperte scientifiche sia mettere a punto e ottimizzare dei protocolli specifici. Nel caso del servizio di analisi delle acque, è opportuno avere chiaro il quadro normativo, sottoposto ad aggiornamenti e modifiche sia in merito ai limiti di accettabilità che alla tipologia dei parametri da controllare.
Altre sfide rientrano nell’ambito tecnico, al fine di ridurre le tempistiche ed i costi delle analisi, testo kit, reagenti e nuovi strumenti tecnologici. E ultimo, ma non meno importante, grazie al continuo scambio con l’ambiente universitario, valuto la possibilità di arricchire da un lato i servizi già esistenti, ad esempio attraverso lo sviluppo di protocolli per la ricerca di agenti patogeni, e dall’altro di introdurre nuovi servizi legati ai settori veterinario e ambientale.
Alice Rossi, laureata in Biotecnologie Veterinarie presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2015, dopo un esperienza all’estero presso la sede di Salamanca del Consejo Superior de Investigaciones Científicas, entra nel team di FEM2-Ambiente.