Corretta etichettatura e presenza di allergeni nei prodotti a base di insetto. Il DNA può essere d’aiuto?
Nel mese di febbraio, dopo l’ok della Commissione Europea alla commercializzazione di una nuova specie, si è tornato a parlare dei novel food a base di insetto. Il grillo domestico (Acheta domesticus) è il terzo insetto autorizzato dalla Commissione Europea dopo l’ok dato, nel 2021, alla locusta migratoria e alla tarma della farina (Tenebrio molitor).
Gli insetti, che costituiscono una fonte di proteine alternativa e un valido aiuto per ottenere un sistema alimentare “più sostenibile”, potranno essere consumati interi, congelati, essiccati o in polvere.
L’autorizzazione è stata concessa dopo le apposite valutazione effettuate dall’Efsa, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha valutato il consumo del grillo domestico come sicuro, sottolineando tuttavia che questi prodotti dovranno essere etichettati in modo appropriato per evitare l’insorgere di reazioni allergiche nei consumatori.
Un aiuto dal DNA
I novel food a base di insetto costituiscono un nuovo campo di esplorazione per le biotecnologie che dispongono di ampie potenzialità per lo sviluppo di nuovi strumenti di supporto per questo settore.
In particolare le analisi genetiche si sono già dimostrate utili nell’ambito della sicurezza dei prodotti a base di insetto.
Attraverso l’uso delle metodologie del DNA barcoding e del DNA metabarcoding è infatti possibile identificare in modo certo e univoco gli insetti utilizzati nelle produzioni. Questi strumenti si dimostrano particolarmente utili per garantire una corretta etichettatura e la qualità del prodotto anche dopo la lavorazione e la perdita dei tratti morfologici distintivi della specie.
Queste metodologie possono essere usate anche per aumentare la sicurezza dell’alimento. Grazie ad esse è ad esempio possibile rintracciare la presenza di specie vegetali, anche allergeniche, all’interno del prodotto a base di insetto. Le specie allergeniche possono essere contenute nei mangimi utilizzati nell’allevamento e possono permanere nell’apparato digerente degli insetti usati nelle produzioni.
In FEM2-Ambiente abbiamo già avuto modo di applicare e approfondire le nostre conoscenze in questo ambito grazie ad uno studio effettuato dai nostri ricercatori in collaborazione con i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Il settore degli alimenti a base di insetto, in particolare nel mondo occidentale, è ancora giovane e offre molti spunti di innovazione. In FEM2-Ambiente siamo sempre pronti a metterci in gioco per affrontare nuove sfide e per supportare nuove proposte ed idee.