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Archivio Autore

Gli investimenti in R&D in Italia e in Europa.

I processi di innovazione costituiscono un elemento fondamentale per il vantaggio competitivo e il futuro delle imprese. Investire nella ricerca e sviluppo significa migliorare i prodotti offerti e i processi produttivi in risposta ai bisogni mutevoli della società e del mercato. 

La strategia “Europa 2020” proposta nel 2010 dalla Commissione europea per incentivare una crescita intelligente, cioè capace di investire nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione; sostenibile, attenta ai cambiamenti climatici e alle politiche energetiche; inclusiva, ovvero pronta a promuovere la coesione sociale e territoriale e a migliorare il mercato del lavoro, prevedeva un aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo fino al raggiungimento del 3% del Pil dell’UE. 

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L’importanza dell’innovazione per le imprese del settore agroalimentare.

La capacità di un’azienda di sapersi innovare è un aspetto rilevante per affrontare la competitività e favorire una crescita economica a lungo termine.  

Nello scenario attuale, caratterizzato da un mercato dinamico e in continuo cambiamento, le imprese devono essere in grado di rispondere prontamente alle variazioni e alle sfide  proposte a livello nazionale e internazionale. 

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Tra smartworking ed evoluzione digitale: la risposta di FEM2-Ambiente alla pandemia

Come ogni realtà aziendale Italiana, ma non solo, anche FEM2-Ambiente ha risentito fin da subito l’impatto della pandemia dovuta al Covid-19. La chiusura totale durante il primo lockdown ha messo a dura prova la nostra azienda che ha dovuto fin da subito rivedere e riorganizzare le proprie attività. 

Grazie ad un team in grado di adattarsi ai cambiamenti, ad un mercato che ha saputo reagire e alle attività di ricerca e sviluppo che la nostra realtà porta avanti, la risposta di FEM2-Ambiente non ha tardato ad arrivare.

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IL COVID-19 E LA RIVOLUZIONE DIGITALE IN ITALIA

La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti, rivoluzionando radicalmente e repentinamente, nel bene e nel male, le nostre abitudini di vita, sociali e lavorative.

Uno dei cambiamenti positivi imposti da questo periodo storico particolare è rappresentato dagli interventi di digitalizzazione richiesti alle aziende, uno sforzo che ha permesso di compiere un salto in avanti di quasi dieci anni in questo campo.

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Nuove metodologie analitiche per l’autenticità e la tracciabilità della bottarga di tonno.

La bottarga di tonno è un’antica specialità ottenuta dall’essicazione e dalla stagionatura delle uova di pesce. Il suo nome deriva infatti dal termine arabo “batārikh” il cui significato è proprio “uova di pesce essiccate”. 

La bottarga è un prodotto di alto valore la cui preparazione richiede un lungo processo di lavorazione e una stagionatura di almeno 90 giorni. Questa viene venduta fresca, essiccata o in polvere e può essere prodotta con diverse specie di tonno. 

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Contaminanti nei prodotti botanici, il caso degli alcaloidi pirrolizidinici

Gli alcaloidi pirrolizidinici sono metaboliti secondari, composti chimici non essenziali per la crescita e lo sviluppo della pianta, prodotti da oltre 6000 specie vegetali comunemente diffuse in natura come ad esempio: le Boraginaceae, le Asteraceae e le Fabaceae

L’assunzione di alcaloidi pirrolizidinici può avere effetti nocivi sull’uomo. Nel 2017 l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha aggiornato su richiesta della Commissione Europea le precedenti osservazioni sulla valutazione del rischio da consumo di prodotti a base di piante produttrici di queste tossine. 

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Ciguatera, dai tropici all’Europa attraverso la lunga filiera dei prodotti ittici.

La ciguatera è un’intossicazione alimentare provocata dall’ingestione di tossine, dette ciguatossine, presenti in alcuni microorganismi marini come le microalghe  Gambierdicus toxicus e Ostreopsis lenticulari.

Queste entrano nella catena alimentare a seguito della loro ingestione da parte di organismi più grandi fino a trasmettere la tossina alle specie di pesce destinate al consumo umano.

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Il DNA per la prevenzione e l’identificazione delle contaminazioni in prodotti vegetali ed erboristici.

Con contaminazione si intende la presenza di sostanze, più o meno nocive, all’interno di prodotti alimentari. 

Tali sostanze, dette contaminanti, possono avere diversa natura: fisica, chimica, batterica, virale o ambientale. 

Le contaminazioni possono interessare tutte le diverse fasi del processo produttivo, dalla selezione delle materie prime fino allo stoccaggio e alla distribuzione, e possono avere conseguenze anche gravi sulla salute umana. Per questo motivo esistono leggi, normative ed enti preposti che regolano le produzioni alimentari. 

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Il Protocollo di Nagoya e il Regolamento ABS per la tutela delle risorse genetiche.

Sei anni fa, il 12 ottobre 2014, entrava in vigore il Protocollo di Nagoya, un importante strumento legislativo teso a combattere la biopirateria, sottoscritto ad oggi da oltre 100 partecipanti, tra cui l’Unione Europea e numerosi Stati Membri. Di cosa si tratta esattamente?

Princìpi

Il Protocollo di Nagoya, parte della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) riconosce agli stati nazionali la piena sovranità sulle proprie risorse genetiche (cioè animali, piante, microrganismi e le conoscenze tradizionali a questi associati) e si propone di regolarne l’accesso da parte di enti stranieri. Impone che l’utilizzo di queste risorse rispecchi il principio dell’Access and Benefit Sharing (ABS), cioè benefici equamente sia l’utilizzatore che il Paese fornitore.

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